Cari amici,
e' previsto per martedi' prossimo l'inizio dell'esame del ddl sicurezza (A.C. 2180, approvato dal Senato come A.S. 733) da parte delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera.
Ricordo solo alcune delle porcherie inserite in questo disegno di legge:
- la soppressione del divieto di segnalazione dell'immigrato irregolare che ricorra a prestazioni sanitarie;
- l'imposizione del requisito di regolarita' del soggiorno per poter contrarre matrimonio in Italia;
- l'esibizione del titolo di soggiorno per il perfezionamento degli atti di stato civile (es.: la registrazione della nascita o il riconoscimento del figlio naturale);
- l'imposizione del requisito di idoneita' abitativa certificata dal Comune ai fini del ricongiungimento familiare;
- la verifica delle condizioni igienico-sanitarie dell'alloggio ai fini dell'iscrizione anagrafica;
- l'istituzione di un accordo di integrazione ai fini del rilascio e rinnovo dei permessi (permesso a punti);
- l'istituzione di un test di conoscenza della lingua italiana ai fini del rilascio del permesso CE per soggiornanti di lungo periodo (carta di soggiorno);
- l'imposizione di un contributo da 80 a 200 euro per ogni rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno;
- il prolungamento del periodo di convivenza in Italia necessario per l'acquisto della cittadinanza per matrimonio (nonche' - se leggo bene la disposizione - il degrado di tale acquisto dal rango di diritto soggettivo a quello di interesse legittimo).
Spero (contra spem in spem credidit...) che gli organismi della Chiesa cattolica, con un mutamento di stile epocale, ricorrano pubblicamente al turpiloquio di fronte alla prospettiva che al clandestino possa essere precluso l'accesso alle cure, la celebrazione del matrimonio, la registrazione della nascita di un figlio e il suo riconoscimento.
Questo e' un attentato ai diritti delle persone, dei minori e della famiglia. Altro che PACS...
Cordiali saluti
sergio briguglio
6 marzo 2009
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