30 giugno 2003

schemi di regolamento; spiegazioni semplici

Cari amici,
nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri di venerdi' scorso sono stati approvati gli schemi di regolamento necessari per l'attuazione della Legge 189/02. Il testo di quegli schemi non e' stato ancora diffuso.

Sembra che vi sia stato un forte contrasto tra Ministro dell'interno e Lega riguardo al carattere - custodiale o meno - del trattenimento dei richiedenti asilo nei Centri di identificazione.

La bozza di regolamento del 6 maggio scorso (vedi pagina di giugno 2003 del mio sito) prevedeva un trattenimento non custodiale, con liberta' di uscita quotidiana nella fascia oraria 10-17. E con possibilita', quindi, di allontanamento indebito (sanzionato, in base alla legge, con l'archiviazione per rinuncia della domanda di asilo).

Questo testo sarebbe stato modificato in Consiglo dei Ministri, escludendo la liberta' di uscita. Se capisco bene, quindi, il trattenimento somiglierebbe molto a quello adottato nei CPT.

Se cosi' stanno le cose, bisogna osservare come una misura di questo genere costituisca una limitazione della liberta' personale, che non puo' essere introdotta da un regolamento (la legge 189 non la prevede), ne' puo' essere adottata senza previsione di una corrispondente convalida da parte dell'autorita' giudiziaria.

Delle due l'una: o la notizia e' imprecisa, o stanno cercando di far bocciare il regolamento sull'asilo. In questa seconda ipotesi, i motivi non mi sono affatto chiari. Ma la spiegazione piu' semplice della gran parte delle azioni umane e' la stupidita'. La seconda, tra le piu' semplici, e' quella economica: non ci sono i soldi.

Vi giro un messaggio molto interessante di Paolo Bonetti sulla questione dell'iter cui questi schemi di regolamento devono essere sottoposti.

Mi associo all'invito di Paolo perche' siano esercitate pressioni da parte delle associazioni e degli organismi attivi nel campo dell'immigrazione e dell'asilo, e auspico che, invertendo la tendenza di questi ultimi mesi (anni...), associazioni e organismi sappiano muoversi, sappiano muoversi rapidamente, sappiano muoversi insieme.

Le spiegazioni semplici delle azioni umane si applicherebbero, altrimenti, a meraviglia anche a quelle del mondo non governativo. Religioso o laico che sia.

Cordiali saluti
sergio briguglio



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In considerazione dell'attesa e dell'interesse generale per opportuna conoscenza vi trasmetto uno stralcio del comunicato ufficiale della Presidenza del Consiglio dei Ministri circa le deliberazioni adottate dal Consiglio dei Minstri nella seduta di oggi 27 giugno 2003.

La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 10,50 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.
In apertura dei lavori, il Presidente Berlusconi ha illustrato le linee direttrici del programma per il prossimo semestre italiano di Presidenza dell'Unione europea che il Consiglio ha approvato e apprezzato.
Successivamente sono stati deliberati i seguenti provvedimenti:
(omissis)
su proposta del Vicepresidente del Consiglio, Fini, del Ministro dell'interno, Pisanu e del Ministro per le riforme istituzionali, Bossi:
- uno schema di regolamento generale di attuazione della legge Fini-Bossi che adegua il regolamento vigente alle nuove disposizioni della legge medesima. Il provvedimento verrà inviato al Consiglio di Stato ed alla Conferenza unificata per il parere;
- uno schema di regolamento di attuazione della legge Fini-Bossi che razionalizza l'impiego della telematica nella comunicazione tra le pubbliche amministrazioni in materia di immigrazione. Il provvedimento verrà trasmesso per il parere alla Conferenza unificata, al Consiglio di Stato ed al Garante per la protezione dei dati personali;
- uno schema di regolamento di attuazione della legge Fini-Bossi che regola le procedure in materia di asilo agli stranieri, nonchè il funzionamento delle nuove commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato e della commissione nazionale per il diritto di asilo; il provvedimento verrà trasmesso al Consiglio di Stato ed alla Conferenza unificata per il parere;

- uno schema di regolamento che disciplina i rapporti funzionali tra il Comitato per il coordinamento ed il monitoraggio del testo unico sull'immigrazione presso la Presidenza del Consiglio ed il Gruppo tecnico di lavoro presso il Ministero dell'interno; lo schema verrà trasmesso al Consiglio di Stato per il parere.
(omissis)
Mi permetto di fare presente che dal comunicato del Consiglio dei Ministri di oggi è evidente che il Governo non sottoporrà gli schemi di regolamenti di attuazione della legge Bossi Fini al parere delle commissioni parlamentari.
I testi riceveranno sempre soltanto un parere di tipo consultivo e giuridico-amministrativo dal Consiglio di Stato (entro 45 gg.) nonchè, a seconda del tipo di regolamento, dalla Conferenza Unificata stato- regioni- autonome locali o dal Garante per la protezione dei dati personali.
Il Governo sarà così tenuto ad esaminare soltanto quei pareri e soltanto su quella base potrà eventualmente introdurre modifiche a quei testi quando i regolamenti saranno deliberati in via definitiva dal Consiglio dei Ministri.
Il fatto, pur essendo consentito da una lettura formalistica della legge n. 189/2002 che si richiama soltanto all'art. 17/1988 che il parere parlamentare non richiede, mi sembra assai grave dal punto di vista politico, soprattutto per due regolamenti:
a) per il regolamento generale, che va a modificare il regolamento di attuazione del T.U. del 1998 che in base all'art. 1 di quel T.U. doveva essere invece sottoposto al previo parere parlamentare, ma che riguarda la condizione giuridica dello straniero che è coperta da una riserva relativa di legge ai sensi dell'art. 10, comma 2 Cost.
b) per il regolamento in materia di diritto d'asilo, che riguarda l'esercizio di un diritto fondamentale garantito a livello costituzionale (anche con una riserva relativa di legge prevista dalla'rt. 10, comma 3 Cost.) e a livello internazionale.
Perciò chiunque può e vi abbia interesse dovrebbe almeno presentare di interpellanze urgenti al Governo affinchè sottoponga al parere parlamentare i regolamenti.
Mi pare altrettanto opportuno che chi ne fa parte solleciti vigorosamente la convocazione di una riunione della Consulta nazionale per i problemi degli immigrati per sottoporre ad essa gli schemi ed elaborare delle possibili proposte di modifica.
Qualcuno a cui interessa davvero e in concreto la difesa dei diritti fondamentali delle persone e della democrazia costituzionale raccoglierà in tempo utile queste grida di dolore?
In ogni caso chi, come e quando ci farà almeno pervenire i testi che sono stati oggi deliberati dal Consiglio dei Ministri?
Paolo Bonetti

24 giugno 2003

decreto flussi 2003

Cari amici,

e' stato pubblicato in G.U. il DPCM 6 Giugno 2003, recante la
programmazione transitoria per i flussi del 2003 (a integrazione del
DPCM 20 Dicembre 2002).

Lo riporto qui sotto.

Alla pagina di giugno 2003 del mio sito
(http://www.stranieriinitalia.it/briguglio) troverete anche il testo
della corrispondente circolare del Ministero del lavoro e i relativi
allegati.

Cordiali saluti
sergio briguglio

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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 6 giugno 2003

Programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori
extracomunitari nel territorio dello Stato per l'anno 2003.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto il testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, emanato
con decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e successive
modificazioni;

Visto, in particolare, l'art. 3, comma 4, del citato decreto
legislativo 25 luglio 1998, n. 286, relativo alla definizione annuale
delle quote massime di stranieri da ammettere nel territorio dello
Stato, come modificato dall'art. 3, comma 2, della legge 30 luglio
2002, n. 189, il quale prevede che, «in caso di mancata pubblicazione
del decreto di programmazione annuale, il Presidente del Consiglio
dei Ministri puo' provvedere in via transitoria, con proprio decreto,
nel limite delle quote stabilite per l'anno precedente»;

Visto il documento programmatico 2001-2003, relativo alla politica
dell'immigrazione e degli stranieri nel territorio dello Stato,
emanato, a norma dell'art. 3 della legge 6 marzo 1998, n. 40, con
decreto del Presidente della Repubblica in data 30 marzo 2001 e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 16 maggio 2001, n. 112;

Visto che il decreto di programmazione annuale dei flussi di ingresso
di lavoratori extracomunitari nel territorio dello Stato per l'anno
2003 non e' stato ancora emanato;

Visto il decreto di programmazione transitoria dei flussi di ingresso
di lavoratori extracomunitari nel territorio dello Stato per l'anno
2002 del 15 ottobre 2002 e i decreti del Ministro del lavoro e delle
politiche sociali del 4 febbraio 2002, 12 marzo 2002, 22 maggio 2002
e 16 luglio 2002, che hanno autorizzato complessivamente 79.500
ingressi;

Visto il decreto di programmazione transitoria dei flussi d'ingresso
dei lavoratori extracomunitari nel territorio dello Stato per l'anno
2003 del 20 dicembre 2002, che ha autorizzato 60.000 ingressi per
lavoro stagionale;

Tenuto conto che e' emerso l'ulteriore fabbisogno di manodopera
extracomunitaria per l'anno 2003 sulla base delle segnalazioni
pervenute dagli enti locali e delle indicazioni acquisite ad opera
del Ministero del lavoro e delle politiche sociali dai propri uffici
periferici e dalle associazioni datoriali appositamente interpellate;

Tenuto conto, in particolare, che in alcune regioni e province
autonome le quote di lavoratori stagionali non comunitari assegnate
con il decreto del 20 dicembre 2002 sono risultate insufficienti
rispetto al reale fabbisogno precedentemente segnalato dalle
rispettive amministrazioni regionali;

Tenuto conto che alcuni settori produttivi nazionali richiedono
lavoratori stranieri in posizione dirigenziale o altamente
qualificati;

Tenuto conto che alcuni settori produttivi nazionali, quali
turistico-alberghiero, agricolo e dei servizi, richiedono manodopera
straniera per lo svolgimento di lavori a tempo determinato e
stagionale;

Tenuto conto che vi sono fabbisogni di lavoratori autonomi,
provenienti dall'estero, in particolari settori imprenditoriali,
professionali e della ricerca;

Considerato che l'art. 17, comma 1, lettera b), della legge 30 luglio
2002, n. 189, prevede di istituire quote riservate a favore di
«lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori
fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in
Paesi non comunitari, che chiedono di essere inseriti in un apposito
elenco, costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari,
contenente le qualifiche professionali dei lavoratori stessi»;

Considerato che la situazione economica e politica dell'Argentina ha
posto in condizioni difficili numerosi lavoratori di origine italiana;

Ritenuto che il proseguimento di una politica di incentivazione di un
elevato grado di collaborazione da parte dei Paesi vicini di origine
o di transito di importanti flussi migratori, richiede il
mantenimento di quote privilegiate a favore di Paesi specificamente
individuati;

Considerata la necessita' di stabilire, entro la misura di 19.500
unita' ancora utilizzabili in sede di programmazione transitoria,
ulteriori quote di ingressi al fine di soddisfare il fabbisogno
aggiuntivo di lavoratori extracomunitari;

Decreta:

Art. 1.
1. Per l'anno 2003 sono ammessi in Italia per motivi di lavoro
subordinato, anche a carattere stagionale, e di lavoro autonomo, i
cittadini stranieri non comunitari residenti all'estero, entro una
quota massima di 19.500 unita'.

Art. 2.
1. Nell'ambito della quota massima di cui all'art. 1 sono ammessi in
Italia per motivi di lavoro subordinato stagionale, i cittadini
stranieri non comunitari residenti all'estero, entro una quota
massima di 8.500 unita', da ripartire tra le regioni e province
autonome a cura del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
2. La quota di cui al comma 1 riguarda lavoratori subordinati
stagionali non comunitari di Paesi firmatari del trattato di adesione
all'Unione europea (Slovenia, Polonia, Ungheria, Estonia, Lettonia,
Lituania, Repubblica Ceca, Slovacchia), di Serbia, Croazia,
Montenegro, Bulgaria e Romania, nonche' dei seguenti Paesi che hanno
sottoscritto accordi di cooperazione in materia migratoria: Tunisia,
Albania, Marocco, Nigeria, Moldavia, Sri Lanka ed Egitto e altresi' i
cittadini stranieri non comunitari titolari di permesso di soggiorno
per lavoro subordinato stagionale nell'anno 2001 o 2002.

Art. 3.
1. Nell'ambito della quota massima di cui all'art. 1 e' consentito
l'ingresso di 800 cittadini stranieri non comunitari residenti
all'estero, per motivi di lavoro autonomo, appartenenti alle
categorie di seguito elencate:
ricercatori;
imprenditori che svolgono attivita' di interesse per l'economia nazionale;
liberi professionisti;
soci e amministratori di societa' non cooperative;
artisti di chiara fama internazionale e di alta qualificazione
professionale ingaggiati da enti pubblici e privati.
2. All'interno di tale quota, sono ammesse le conversioni di permessi
di soggiorno per motivi di studio e formazione professionale in
permessi di soggiorno per lavoro autonomo.

Art. 4.
Per l'anno 2003 sono ammessi in Italia, per motivi di lavoro
subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale, e di lavoro
autonomo, lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei
genitori fino al terzo grado in linea retta di ascendenza, residenti
in Argentina, che chiedano di essere inseriti in un apposito elenco,
costituito presso le rappresentanze diplomatiche o consolari italiane
in Argentina, contenente le qualifiche professionali dei lavoratori
stessi, entro una quota massima di 200 persone.

Art. 5.
1. Nell'ambito della quota massima di cui all'art. 1 sono ammessi in
Italia, per motivi di lavoro subordinato non stagionale 10.000
cittadini extracomunitari residenti all'estero, di cui 500 dirigenti
o personale altamente qualificati e 3.600 cittadini di Paesi che
hanno sottoscritto specifici accordi di cooperazione in materia
migratoria, come di seguito ripartiti:
1000 cittadini albanesi;
600 cittadini tunisini;
500 cittadini marocchini;
300 cittadini egiziani;
200 cittadini nigeriani;
200 cittadini moldavi;
500 cittadini srilankesi;
300 cittadini del Bangladesh.
Roma, 6 giugno 2003

p. Il Presidente: Letta Registrato alla Corte del conti il 19 giugno 2003
Ministeri istituzionali - Presidenza del Consiglio dei Ministri,
registro n. 6, foglio n. 342

23 giugno 2003

decreti attuativi

Cari amici,

alla pagina di giugno 2003 del mio sito
(http://www.stranieriinitalia.it/briguglio) troverete, tra le altre
cose,

a) il testo del decreto del Ministro dell'interno sulle attivita' di
contrasto dell'immigrazione illegale via mare;

b) la bozza di regolamento sull'asilo (nella versione piu' recente,
datata 6 Maggio 2003).

Ringrazio coloro che mi hanno fatto avere questi documenti.

Cordiali saluti
sergio briguglio

19 giugno 2003

regolarizzazione (milano); regolamenti

Cari amici,
giro due messaggi interessanti.

Il primo riguarda la possibilita' di ottenere, via Internet, informazioni relative allo status delle richieste di regolarizzazione all'esame della Prefettura di Milano.

Il secondo riguarda la definizione dei regolamenti di attuazione della Bossi-Fini.

Ringrazio Gianluca Cassuto e Paolo Bonetti, che me li hanno mandati.

Cordiali saluti
sergio briguglio


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Segnalo che sul sito della Prefettura di Milano,
http://www.prefettura.mi.camcom.it
è possibile verificare la pratica di regolarizzazione inserendo il codice
della ricevuta dell'assicurata postale,
la finestra si trova in basso a destra nella homepage.
Gianluca Cassuto
(Ufficio Stranieri Comune di San Donato Milanese)



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Per opportuna conoscenza invio a tutti in calce il più preciso resoconto delle importanti notizie concernenti l'approvazione (che - come avviene da molti mesi - resta tuttora quasi sempre futura ed incerta...) dei provvedimenti di attuazione della legge n. 189/2002 (c.d. legge Bossi Fini) comunicate durante la conferenza stampa tenuta oggi dal Ministro dell'Interno Pisanu a Palazzo Chigi dopo la riunione del Consiglio dei Ministri.
Sperando di fare cosa gradita a tutti
Paolo Bonetti
Clandestini: Pisanu, Consegnati Regolamenti Ma Slitta Esame
(AGI) - Roma, 19 giu. - Il Consiglio dei Ministri non ha esaminato i quattro regolamenti che consentono di rendere operativa la legge sull'immigrazione, la Bossi-Fini. La necessita' del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di recarsi a Salonicco ha fatto slittare l'esame dei provvedimenti che sono gia' stati presentati, nella loro versione definitiva, come ha sottolineato il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu, alla stessa Presidenza del Consiglio. Il titolare del Viminale, che ha rilasciato ai giornalisti una breve dichiarazione, non ha risposto alla domanda di chi gli chiedeva se Bossi si fosse rammaricato dello slittamento. E' stato pero' approvato il decreto ministeriale anti-sbarchi. "Ho consegnato alla Presidenza del Consiglio i quattro regolamenti di attuazione della legge Bossi-Fini e i tre decreti di attuazione previsti - ha spiegato Pisanu - uno di essi, quello che riguarda le modalita' di intervento e contrasto in mare dell'immigrazione clandestina" oggi ha ricevuto la firma del ministro dell'economia Giulio Tremonti. E dunque, "entra praticamente in vigore". Fra questi decreti "lo dico per amor di precisione", ha detto ancora Pisanu, "ce n'e' uno che riguarda (di concerto con il ministro dell'Economia e delle Finanze) la direzione centrale della polizia dell'immigrazione, sul quale manca ancora il parere delle organizzazioni sindacali". Quanto al decreto relativo al programma nazionale d'asilo, questo "sara' sottoposto alla conferenza unificata delle regioni, delle province e dei comuni". I quattro regolamenti attuativi, ha spiegato il titolare del Viminale ai giornalisti, "sono frutto di una concertazione fra diverse amministrazioni. A me e' stato dato il compito di redigere i testi definitivi".

16 giugno 2003

regolarizzazione; seinario asgi; seminario fieri

Cari amici,
giro alcuni messaggi utili. Il primo e' di Mariella Console e riguarda la prassi adottata a Torino, nell'ambito della regolarizzazione, per certe situazioni.

Gli altri due provengono da Silvia Canciani e da Giovanna Zincone, rispettivamente. i programmi delle iniziative segnalate sono alla pagina di giugno 2003 del mio sito (http://www.stranieriinitalia.it/briguglio/).

Cordiali saluti
sergio briguglio


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Cari tutti,
Oggi a Torino si è svolto un incontro tra operatori dei vari servizi di
infornazione rivolti a cittadini stranieri (sindacati, associazioni,etc.) e
la dirigente dell'ufficio immigrazione della Questura (Dr.ssa Rosanna
Lavezzaro) e la responsabile delll'ufficio polifunzionale per l'immigrazione
della Prefettura di Torino.
Sono emerse alcune indicazioni interessanti
- le dimissioni dovrebbero essere equiparate al licenziamento ai fini del
rilascio di un permesso di soggiorno di sei mesi per attesa occupazione
(dovrebbe essere prossimamente emanata una circolare sul punto: è infatti
stato trovato un accordo tra ministero del lavoro e dell'interno) così come
la mancata presentazione del datore convocato;
- i subentri vengono effettuati anche in sede di convocazione: il lavoratore
licenziato o dimessossi può presentarsi direttamente con il nuovo datore che
in quella sede stipulerà il contratto; il lavoratore avrà un permesso di un
anno;
- è stato chiarito (perchè c'erano state difficoltà)
1)che la ricevuta della richiesta di permesso per attesa occupazione
consente di formalizzare la nuova assunzione;
2) che per le colf può presentarsi anche un parente entro il quarto grado
del datore di lavore con delega in carta semplice e copia di un documento
del datore;
3) che i figli minori di eta' inefriore a 17 anni dei regolarizzandi possono richiedere - con riserva - il rilascio di un permesso di soggiorno per motivi familiari che sarà rilasciato quando i genitori otterranno il permesso.
Sono poi stati forniti dei dati:
sono giunte in Prefettura al momento circa 29000 pratiche;
sono state inviate18.850 convocazioni fino al 1 luglio;
sono state accolte 12.800 domande,
rigettate 28;
archiviate per licenziamento o dimissioni 1036
archiviate per altri motivi 413.
I regolarizzati più nimerosi sono i rumeni a favore dei quali sono stati
rilasciati 9877 permessi;
1848 i marocchini; 987 i moldavi; 869 i peruviani; 775 gli albanesi.
A presto.
mariella alemari.c@iol.it


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Carissimi amici dell'ASGI,
invio in allegato il programma del Seminario di analisi sulla legge Bossi-Fini, organizzato da ASGI e Magistratura Democratica per il 20-21 giugno 2003 (a partire dalle ore 15:00 di venerdì 20 e dalle ore 9:30 di sabato 21 giugno ) presso il Centro Congressi Ca' Vecchia a Sasso Marconi-Bologna.
La partecipazione al seminario è aperta a tutti.
Le prenotazioni per la sistemazione alloggiativa vanno fatte personalmente a:
Cà Vecchia, via Maranina n.9, Sasso Marconi (Bo). Tel. 051.841444 (fax 051.841420), segnalando che sono collegate al seminario ASGI-MD del 20-21 giugno.
Con preghiera di diffusione.
Un caro saluto
silvia canciani, collaboratrice ASGI


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Caro Sergio, grazie ancora per l'eccelente lavoro che fai a vantaggio della nostra comunità. Vuoi inviare l'invito a partecipare alla Conferenza internazionale, seminario di formazione sulla condizione giuridica dell'Isalm in EU e USA, che ti rivolgo anche agli altri?. Attenzione che bisogna iscriversi, c'è in cima all'attachment, ma forse è meglio ricordarlo.
Un caro saluto Giovanna
PLEASE DO NOT USE THE FUNCTION REPLY BUT ANSWER TO fieri@fieri.it

_______________________________________________________
FIERI
Forum Internazionale ed Europeo di Ricerche sull'Immigrazione
International and European Forum of Migration Research
Via Ponza, 4/E
10121 Torino - Italy
Tel. +39 011 5160044
Fax +39 011 5591691

12 giugno 2003

sul prossimo decreto flussi

Cari amici,

ricevo da Romana Sansa (che ringrazio) e diffondo.

Cordiali saluti
sergio briguglio


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LAVORO:COLDIRETTI,DA MARONI DECRETO CON 19.500 NUOVI IMMIGRATI =
(AGI) - Roma, 11 giu. - Pronto il decreto che autorizza i nuovi
ingressi di 19.500 lavoratori extracomunitari: lo ha reso noto
il Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni al termine
dell'incontro con il Ministro del Welfare Roberto Maroni dal
quale ha ricevuto copia del DPCM firmato dal Presidente del
Consiglio che autorizza l'ingresso di 19.500 lavoratori
extracomunitari distinti in 8.500 stagionali, 800 autonomi, 200
argentini, 10.000 subordinati non stagionali. "E' importante -
ha sottolineato Bedoni - l'impegno del Ministro del Welfare a
registrare in tempi rapidi presso la Corte dei Conti il DPCM e a
formalizzare la ripartizione su base regionale dei nuovi
ingressi autorizzati, con la possibilita' di trasferimenti tra
Regioni. Bisogna immediatamente affrontare e risolvere le
situazioni di emergenza come quella per la raccolta di tabacco
nella provincia di Caserta dove il Ministro - ha precisato
Bedoni - ha previsto l'assegnazione di 1.500 autorizzazioni".
L'allarme per la mancanza di manodopera nelle campagne per
la raccolta di frutta, tabacco e la vendemmia era stato lanciato
dalla Coldiretti dopo aver verificato l'insufficienza degli
ingressi previsti tempestivamente dal Ministro Roberto Maroni
con il decreto flussi 2003 che prevedeva una quota di 60.000
lavoratori extracomunitari (50 % dei quali la Coldiretti stima
impegnati in agricoltura). Una novita' per il settore agricolo -
conclude la Coldiretti - sono le richieste per l'ingresso dei
lavoratori extracomunitari a tempo indeterminato (circa 1.000) a
dimostrazione che la presenza dei lavoratori extracomunitari e'
divenuta una componente strutturale del lavoro in agricoltura.
111328 GIU 03

6 giugno 2003

Dino Frisullo


Dino Frisullo e' morto stanotte.
Da alcuni mesi combatteva, con grandezza, contro un tumore.

sergio