30 luglio 2008

nota sull'assegno sociale

Cari amici,
alla pagina di luglio 2008 del mio sito (http://www.stranieriinitalia.it/briguglio), troverete una mia nota sui possibili conflitti tra una riforma della disciplina relativa all'assegno sociale e il diritto comunitario (http://www.stranieriinitalia.it/briguglio/immigrazione-e-asilo/2008/luglio/nota-assegno-sociale.html).

Le conclusioni che raggiungo sono, in sintesi, le seguenti:

1) Una restrizione applicabile a tutti i residenti (a prescindere dalla nazionalita') e' legittima. Se fonata su un requisito di soggiorno pregresso, puo' colpire, ovviamente, anche gli emigrati italiani che rientrino o intendano rientrare in Italia.

2) Una restrizione applicabile ai soli cittadini stranieri o ai soli cittadini comunitari rischia di essere in conflitto con la normativa comunitaria (soprattutto in relazione a lavoratori comunitari e loro familiari e a rifugiati o beneficiari di protezione sussidiaria). Allo scopo di evitare conflitti, una qualunque restrizione limitata ai non cittadini dovrebbe essere introdotta da una clausola del tipo "Fatti salvi i casi in cui la corresponsione dell'assegno sociale e' dovuta in attuazione della normativa comunitaria...";

3) A normativa invariata, la sola categoria che puo' accedere all'assegno sociale sulla base di una generosita' particolare della normativa italiana (e non per semplice attuazione della normativa comunitaria) e' quella dei familiari a carico dello straniero soggiornante di lungo periodo che siano gia' legalmente conviventi con lui al momento della richiesta del permesso CE slp. Sarebbe bello - per inciso - sapere quante siano, al momento, queste persone.


Nel frattempo, sembra che il Governo si sia orientato per una restrizione del tipo menzionato al punto 1).


Cordiali saluti
sergio briguglio

p.s.: ho risolto - spero - i problemi di link interni al documento sinottico-normativa-17.html, segnalato col messaggio di ieri.

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