Cari amici,
alla pagina di Giugno 2006 del mio sito
(http://www.stranieriinitalia.com/briguglio) troverete un documento
(prop-riforma-regolamento.html) contenente proposte di riforma del
Regolamento di attuazione del Testo unico sull'immigrazione (DPR
394/1999), che vorrei inviare, nei prossimi giorni, al Ministro
dell'interno, Giuliano Amato, e al Sottosegretario con delega
all'immigrazione, Marcella Lucidi.
Ringrazio Elena Rozzi, Giulia Perin, Yara Serafini, Saleh Zaghloul e
Silvia Canciani, che hanno contribuito in modo sostanziale alla
definizione delle proposte.
Vi saro' grato se mi farete avere suggerimenti o osservazioni.
Cordiali saluti
sergio briguglio
28 giugno 2006
proposte per la riforma del DPR 394/1999
27 giugno 2006
appello al Ministro Interni per tutela diritti minori stranieri
Carissime/i,
in continuitˆ con le azioni intraprese insieme a molti di voi a partire dal 2002 per la presentazione di proposte di modifica della normativa finalizzate a tutelare i diritti dei minori stranieri non accompagnati, vi invitiamo ora ad aderire ad una nuova iniziativa.
In seguito all'insediamento del nuovo Governo, infatti, intendiamo inviare una lettera al Ministro dell'Interno per richiedere che vengano adottate alcune disposizioni al fine di migliorare la condizione dei minori stranieri, con particolare attenzione alle categorie pi� vulnerabili quali i minori non accompagnati e i minori vittime di tratta.
La lettera � focalizzata sulle problematiche da noi ritenute pi� gravi che possono essere affrontate almeno in prima battuta per via amministrativa o regolamentare (senza modifiche della legge):
- il rilascio del permesso di soggiorno per minore etˆ;
- il rilascio del permesso di soggiorno al compimento della maggiore etˆ;
- il reinserimento sociale di minori stranieri che hanno commesso reati;
- la tutela dei minori non accompagnati dal trattenimento, espulsione e respingimento in frontiera.
Alla lettera, in cui sono sintetizzate le principali richieste, � allegata una nota tecnica in cui le proposte vengono delineate pi� approfonditamente e argomentate con i riferimenti alla normativa, alla giurisprudenza e alle raccomandazioni delle Nazioni Unite pi� rilevanti in materia.
Se condividete l'iniziativa e i contenuti dell'appello, vi preghiamo di comunicarci l'adesione della vostra organizzazione o ente entro venerd" 30 giugno, in modo che la lettera possa essere inviata al Ministro con le adesioni entro luned" 3 luglio.
Vi preghiamo di diffondere l'appello tra tutte le organizzazioni o enti operanti a livello nazionale che possano essere interessate alle tematiche in oggetto.
Restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Grazie e a presto,
Elena Rozzi
21 giugno 2006
audizione amato; integrazione note su provvedimenti amministrativi
12 giugno 2006
nota per il sottosegretario lucidi
alla pagina di giugno 2006 del mio sito
(http://www.stranieriinitalia.com/briguglio) troverete il testo di
una nota (nota-lucidi.html) che ho fatto avere al Sottosegretario
all'interno Marcella Lucidi. Riguarda i punti, in materia di
immigrazione, che possono essere positivamente affrontati con
circolare (in attesa, cioe', di un intervento di riforma legislativa).
In particolare, vorrei attirare la vostra attenzione sul punto
relativo alla possibilita' di presentare le domande di autorizzazione
al lavoro per lavoratori "residenti all'estero" in qualunque momento
dell'anno. La cosa e' ovviamente perfettamente conforme alla legge, e
consentirebbe di emanare il decreto flussi tenendo conto delle
domande giacenti. Si tratterebbe poi, ovviamente, di dare la
precedenza, nell'assegnazione dei posti in quota, a tali domande.
Questo non risolverebbe il problema dell'incontro tra domanda e
offerta di lavoro sul posto, e lascerebbe immutato il fatto che le
domande di ingresso vengano presentate per stranieri gia' presenti in
Italia. Tuttavia, si eviterebbe il problema delle code alle poste e
della corrispondente esclusione di chi non arriva in tempo, e si
limiterebbe ad un anno, o poco piu', la durata del periodo di
irregolarita' forzata, con grande vantaggio per tutti.
Ringrazio Elena Rozzi, Lara Olivetti, Savatore Fachile, Giulia Perin,
Silvia Canciani, Tiziana Pedonese ed Enrico Cesarini, che hanno
contribuito alla stesura della nota.
Cordiali saluti
sergio briguglio
7 giugno 2006
sentenza della cassazione
CASSAZIONE: CLANDESTINI RECIDIVI, NIENTE ARRESTO SOLO CPT - CHI NON OTTEMPERA ORDINE ESPULSIONE NON PUR ESSERE IMPRIGIONATO
(ANSA) - ROMA, 6 giu - Gli immigrati extracomunitari
clandestini - cioè privi di documenti e permesso di soggiorno -
non possono essere arrestati se, ripetutamente, non ottemperano
all'ordine di espulsione emesso dal questore. Al massimo possono
essere accompagnati alla frontiera o, se questo è impossibile,
possono essere trattenuti in un centro di permanenza temporanea
in attesa del rimpatrio coatto. Lo sottolinea la Cassazione -
con la sentenza 19436 della Prima sezione penale, depositata
oggi - che ha rimesso in libertà una giovane clandestina di 22
anni arrestata a Bologna. La ragazza, Isabel M., era stata
incarcerata e condannata a otto mesi di reclusione per non aver
ottemperato all'ordine di espulsione. Era la terza volta che
Isabel incappava nei controlli delle forze dell'ordine e aveva
già riportato due condanne per questo specifico reato. Il
Tribunale della libertà di Bologna, con ordinanza dello scorso
21 febbraio, aveva confermato la custodia cautelare della
ragazza e aveva respinto la sua richiesta di ottenere almeno gli
arresti domiciliari dal momento che non aveva fissa dimora ed
era una recidiva. Per questo la clandestina si è rivolta alla
Cassazione. E la Suprema Corte è andata ben oltre le
aspettative di Isabel che chiedeva solo i domiciliari e non
pretendeva l'annullamento della misura di custodia. Spiegano gli
'ermellinì che la legge sull'immigrazione esprime "l'intenzione
del legislatore di ammettere quale unica forma di esecuzione del
nuovo provvedimento di espulsione adottato nei confronti dello
straniero, già condannato per non aver volontariamente
ottemperato all'ordine di allontanamento impostogli dal
questore, quella dell'accompagnamento alla frontiera". "Qualora
ciò non sia immediatamente possibile - sottolinea la Cassazione
- può soltanto disporsi il trattenimento presso un centro di
permanenza per i necessari accertamenti sulla identità e
nazionalità del medesimo in vista dell'esecuzione coattiva del
provvedimento". Così Piazza Cavour ha disposto "la liberazione"
di Isabel.(ANSA).