22 maggio 2003

ancora sulla questione nulla-osta

Cari amici,

vi giro ancora due messaggi sulla questione dei nulla-osta
considerati scaduti dal Consolato italiano di Casablanca.

Siamo in presenza di un abuso clamoroso. Mi auguro che giornali e
agenzie ne diano notizia.

Cordiali saluti
sergio briguglio

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Egr. Dott. Briguglio, ho avuto modo di parlare oggi con il Console Generale
a Casablanca. Ho riferito le mie perplessità in merito all'assurda decisione
sui visti per ricongiungimento familiare. Tutto è nato dalle comunicazioni
che le varie Questure hanno inoltrato al Consolato, i nulla osta erano
autentici ma non potevano attestare la permanenza dei requisiti. In base a
questa "pilatesca" risposta il MAE ha dato disposizioni di non rilasciare
visti su nulla osta che avevavo oltrepassato i sei mesi. Il Console
insediato a gennaio, comunque, ha trovato una situazione disastrosa, oltre
20.000 richieste di visto giacenti e mai prese in considerazione. Sta
cercando di fare il possibile per risolvere il tutto. Il Ministero, ben
conscio della situazione che Casablanca viveva da tempo, ha posto rimedio
con ritardo, ed oltre il danno patito c'è anche la beffa. Ribadisco che
sarebbe opportuno incardinare un numero notevole di giudizi.
Avv. Vincenzo Tallarico

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Anche noi, Sportello Stranieri del Comune di Pioltello abbiamo un cittadino
marocchino con lo stesso problema.
E'un anno che cerca di fare ricongiungimento con la moglie.
Lui ha la prova di aver inviato al consolato la documentazione nell'estate
scorsa.
E'responsabilità del consolato se queste domande sono scadute, il consolato
era chiuso e i termini non potevano essere rispettati, perchè il consolato
non ha ricevuto nessuno per mesi.
Secondo me non dobbiamo far fare ricorso a queste persone: dobbiamo firmare
una richiesta a nome di enti locali, associazioni, ecc, per chiedere al
ministero degli esteri di fare il contrario e cioè di considerare valide le
pratiche i cui sei mesi sono scaduti nel 2002.
Sarebbe ora che il Consolato di Casablanca dimostrasse un po'di civiltà:
l'Italia sta coltivandosi una fama di arbitrarietà e prepotenza nel mondo
che lascerà tracce pesanti.E'una vergogna, io non so come altrimenti
chiamarla!
Valentina Pometta

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