Cari amici,
alla pagina di aprile 2004 del mio sito
(http://www.stranieriinitalia.com/briguglio) troverete il vademecum
del Ministero del lavoro sull'allargamento UE.
Contrariamente a quanto ipotizzato in un primo tempo, non verra'
emanato un decreto-legge. Sara' invece pubblicato a breve il DPCM
approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 aprile scorso, che fissa a
20.000 unita' la quota di lavoratori subordinati provenienti dai
nuovi Stati membri ammissibili in Italia per il 2004 (salva
l'emanazione di nuovi DPCM).
Da una rapida lettura del Vademecum mi sembra che debba essere
opportunamente interpretato il paragrafo in cui vengono elencati i
casi di esonero dalle limitazioni transitorie previste (tutti casi
correlati con soggiorni ininterrotti di durata non inferiore ai 12
mesi).
L'enumerazione di questi casi e' corretta, ma non puo' essere
considerata esaustiva (ne' forse vuole esserlo).
In molti altri casi, infatti, il cittadino di un nuovo Stato Membro
puo' accedere al lavoro subordinato senza riguardo alla quota
fissata. Per individuarli, e' sufficiente applicare il principio in
base al quale la condizione di tale cittadino non puo' risultare
peggiorata, per l'applicazione delle norme transitorie, rispetto a
quella che sarebbe stata, ceteris paribus, in mancanza di
acquisizione dello status di cittadino di paese membro della UE.
Cosi', ad esempio, potranno accedere alla stipula di contratti di
lavoro subordinato, senza vincolo di quota, tutti coloro che, alla
data del primo maggio o successivamente, si troveranno a soggiornare
regolarmente in Italia per motivi familiari, di lavoro autonomo, di
lavoro subordinato (a prescindere dalla durata del soggiorno
pregresso) o di studio (nel limite delle 1040 ore annue).
Cordiali saluti
sergio briguglio
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